Potenza ed Energia di un Segnale
Un segnale è una grandezza fisica che trasporta informazione. Un segnale può essere una variazione di tensione, una corrente, una forza applicata e così via.
Tutti i processi fisici sono mediati attraverso trasferimenti di energia. Un sistema fisico reale risponde all'energia fornita da un'eccitazione o sollecitazione applicata ad esso. I segnali rappresentano, appunto, tali eccitazioni o sollecitazioni ed hanno, pertanto, un contenuto energetico.
Nello studio dei segnali e dei sistemi, i segnali stessi vengono, tuttavia, trattati astraendone la natura fisica. Tipicamente si descrive un segnale come una funzione che dipende dal tempo. Le proprietà fisiche vengono quindi omesse.
Il contenuto energetico di un segnale dipende dalla sua natura fisica. Ma per poter trattare un segnale in maniera generica ed astratta si definiscono le quantità di Potenza ed Energia di un segnale. Tali quantità sono differenti dalla Potenza ed Energia fisiche ma sono ad esse proporzionali.
In questa lezione definiamo i concetti astratti di Potenza di un Segnale ed Energia di un Segnale e vediamo come essi sono collegati alle Potenza ed Energia reali di un segnale fisico.
Potenza Istantanea Normalizzata di un Segnale
Spesso, i segnali vengono elaborati da sistemi elettronici. Un segnale viene acquisito e trasformato in una grandezza elettrica, ad esempio una variazione di tensione. Questa trasformazione avviene attraverso l'utilizzo di trasduttori.
Un microfono, ad esempio, trasforma le variazioni di pressione dell'aria, ossia i suoni, in variazioni di tensione. Successivamente i segnali vengono processati da circuiti che li elaborano, li filtrano e li trasformano.
Dato che nella maggior parte dei casi i segnali vengono trasdotti ed elaborati elettronicamente, proviamo a considerare cosa accade quando un segnale viene applicato ad un componente elettronico.
Supponiamo che un segnale, sotto forma di una variazione di tensione, venga applicato ai capi di un resistore di valore
Sappiamo che per Effetto Joule il resistore dissipa, sotto forma di calore, una potenza istantanea pari a:
La potenza viene misurata in Watt:
In ogni caso, bisogna notare che la potenza istantanea è direttamente proporzionale al quadrato del segnale a meno di un coefficiente di proporzionalità.
Nell'esempio, il coefficiente di proporzionalità dipende dalla natura fisica del segnale e del sistema a cui esso è applicato. In particolare dipende dal valore della resistenza
Un segnale di altra natura fisica, e quindi non elettronico, avrà di sicuro una costante di proporzionalità differente.
Lavorare direttamente con la potenza fisica di un segnale, tuttavia, ne complica l'analisi. Conviene, piuttosto, generalizzare la definizione di potenza di un segnale in maniera astratta omettendo il coefficiente di proporzionalità. Otteniamo così la Potenza normalizzata istantanea:
Nella equazione
Nel caso
Energia di un Segnale
A partire dalla potenza istantanea normalizzata possiamo ricavare l'energia normalizzata ceduta dal segnale in un intervallo di tempo. Considerando l'intervallo di tempo di lunghezza
In entrambe i casi non abbiamo a che fare con l'energia e la potenza fisiche di un segnale, ma con delle quantità ad esse proporzionali. Le analisi ne risultano, tuttavia, semplificate.
Proviamo, adesso, ad estendere l'Energia all'intero segnale senza limitarci ad un intervallo. Per far questo, nell'equazione
Otteniamo, così, il concetto di Energia totale di un segnale:
Energia Totale di un Segnale
Dato un segnale
La definizione di sopra vale purché l'integrale converga, ossia se il segnale è a quadrato sommabile.
In generale, la condizione sufficiente per cui ciò avvenga è che il segnale sia a supporto finito, ossia sia diverso da zero in un intervallo e uguale a zero al di fuori di esso. In caso contrario, non è detto che l'integrale dell'energia converga.
Nota: nella definizione di Energia Totale abbiamo messo il quadrato del segnale in valore assoluto. Questa operazione a prima vista sembra non necessaria in quanto il quadrato di un segnale a valori reali è sempre positivo. Risulta altresì obbligatoria nel caso in cui abbiamo a che fare con segnali a valori complessi. Infatti, anche se i segnali a valori complessi non hanno un corrispettivo fisico, ossia non esistono nella realtà, risultano essere utili in molti tipi di analisi.
Per tutti i segnali fisici, cioè realmente osservabili e generabili da sistemi fisici, l'integrale dell'energia è sempre convergente. Infatti, un segnale fisico è sempre portatore di energia finita.
In questo caso si parla di segnali ad energia finita o, più semplicemente, di segnali di energia.
Segnali ad Energia Finita o Segnali di Energia
Un segnale continuo
Esempio
Vogliamo calcolare l'energia totale del segnale:
dove
Il segnale
Il segnale nell'intervallo
L'integrale, quindi, converge e l'energia di questo segnale vale
Si tratta, pertanto, di un Segnale ad Energia Finita.
Potenza di un Segnale
Un segnale fisico ha sempre energia finita. Tuttavia, da un punto di vista matematico può risultare comodo utilizzare segnali che non rispettano questa condizione. Ciò risulta utile quando si vogliono modellare segnali reali con oggetti matematici più semplici.
Vediamo un esempio preso in prestito dall'ambito elettronico. Volendo modellare il segnale di una batteria che genera 5 volt possiamo usare il segnale che segue:
Questo segnale, tuttavia, non rappresenta la realtà. Da un punto di vista matematico questo segnale vale 5 da
- In primo luogo modellare una batteria reale non è un'operazione semplice ma, anzi, vanno considerati numerosi fattori e non idealità che complicherebbero l'analisi.
- In secondo luogo, i risultati che si ottengono con questa approssimazione sono comunque molto vicini a quelli che si otterrebbero con un esperimento reale.
Provando a calcolare l'energia totale di questo segnale è facile osservare come l'integrale non converga. Si tratta di un Segnale ad Energia Infinita:
Possiamo, però, limitare la nostra osservazione del segnale ad un intervallo
Di questo segnale possiamo calcolare l'energia, indicata con
Possiamo, però, considerare la Potenza media del segnale
Applicando un'operazione di limite, possiamo infine estendere a tutto il segnale
Per cui:
Potenza di un segnale
Dato un segnale
Non è detto che questo integrale converga.
In generale, un segnale per cui l'integrale della potenza converge prende il nome di Segnale a Potenza Finita. In tal caso, si osserva che un segnale a potenza finita ha Energia Infinita.
Segnali a Potenza Finita o Segnali di Potenza
Un segnale continuo
In tal caso, l'energia del segnale è infinita:
Si può facilmente osservare, inoltre, che:
I Segnali ad Energia Finita hanno Potenza nulla
Dato un segnale
Esempio
Torniamo al caso della batteria da 5 volt. Il segnale generato dalla batteria vale:
Poniamo
Questo segnale ha energia infinita, in quanto vale 5 per ogni istante di tempo, da
Proviamo a calcolarne la potenza:
Quindi la potenza della batteria vale
In sintesi
In questa lezione abbiamo astratto il concetto fisico di Potenza ed Energia per poterlo applicare ai segnali. In questo modo abbiamo definito l'Energia e la Potenza di un segnale come quantità proporzionali al loro corrispettivo fisico senza dover preoccuparci della natura dei segnali stessi.
Abbiamo visto che il calcolo dell'Energia e della Potenza consiste nell'integrare lungo tutto l'asse dei numeri reali il valore assoluto del quadrato di un segnale. Non necessariamente questo integrale converge.
Nel caso in cui l'integrale dell'Energia converge si parla, allora, di Segnale di Energia o Segnale ad Energia Finita. In questo caso la Potenza del segnale è nulla.
Nel caso, invece, in cui l'integrale della Potenza converge, abbiamo a che fare con un Segnale di Potenza o Segnale a Potenza Finita.